Matrioška e òè studio: Fare per pensare, pensare per fare – Cemento e design

Matrioška e òè studio: Fare per pensare, pensare per fare – Cemento e design

Realizzare vasi in cemento con la tecnica della colata in stampi di gesso, un processo solitamente industriale ma che può essere facilmente trasportato in ambito artigianale ed essere utilizzato senza difficoltà.

È l’idea alla base di “Fare per pensare, pensare per fare – Cemento e design”, il laboratorio aperto sulla metodologia dell’auto produzione e artigianato digitale che Matrioška Lab Store organizza insieme a òè studio per “Sharing Rimini”, l’evento di presentazione e co-progettazione del Laboratorio aperto per l’Ala Moderna del Museo di Rimini e per il Ponte di Tiberio in programma oggi pomeriggio, mercoledì 30 novembre.

“Negli ultimi anni abbiamo abbracciato l’idea che l’innovazione passasse solo attraverso la ricerca scientifica e la sua traduzione in brevetti industriali, ma non è solo così. L’innovazione passa anche dal fare: l’enfasi sul lavoro artigiano nasce da una nuova consapevolezza che fare e pensare devono essere saldamente uniti tra di loro” – spiegano Federico Paternò e Francesco Codicè, le due anime di òè studio. “Oggi ci rendiamo sempre più conto che per essere creativi e innovativi bisogna fare le cose. Fare è un modo per pensare. Solo chi fa le cose riesce ad impadronirsene e svilupparne delle altre”.

Secondo i due designer “l’artigianato è legato erroneamente ad un’idea del passato: l’artigiano innova attraverso gli strumenti del suo lavoro, i nuovi materiali, nuovi modi di lavorare”. Oggi invece siamo davanti a una “new economy manufatturiera”, sostengono, “a uno spirito di innovazione collaborativa, combinando tradizione e innovazione, che crea sistema e rete: da una parte nuove potenzialità date dall’accesso a tecnologie come stampanti 3d, laser cutter, macchine a controllo numerico, dall’altro la condivisione dei risultati che genera un circuito virtuoso dove le idee di uno possono contribuire al business di un altro”.