Matrioska #10: l’allestimento

Matrioska #10: l’allestimento

Quella che inizia venerdì sarà la terza edizione invernale consecutiva ad essere ospitata dall’Ala Moderna del Museo della città: l’ex reparto malattie infettive dell’Ospedale civile si può ormai definire a tutti gli effetti la casa per l’inverno di Matrioska. A distanza di dodici mesi questo spazio si rinnova grazie a un nuovo allestimento: tre colori e una grafica essenziale per estraniarsi dalla rigidità del contesto e predisporsi all’esplorazione.

Per questa edizione Matrioška Lab Store e un gruppo di architetti hanno trasformato l’Ala moderna del Museo della città, un edificio degli anni ‘30 in pieno stile razionalistico, e i suoi spazi, in origine corridoi e stanze di un reparto ospedaliero, in una porta d’accesso agli anni ‘60 e ai suoi colori pop.

L’allestimento temporaneo di Matrioška #10, a cura di Giovanni Casadei e Silvia Nicoletti di Dinamoarchitetti insieme ai colleghi Matteo Zamagni, Davide Clementi e Claudia Trevisan e Luca Semprini si ispira in maniera sostanziale alla grafica dell’evento, e va a creare su tutte le pareti una versione psichedelica delle più classiche decorazioni di natale, le palline per l’albero. E la suggestione prosegue anche sui soffitti delle tre stanze circolari, con un’installazione in cui le palline calano dall’alto sui visitatori.

I muri di Matrioška diventano così un vestito di Twiggy, un’opera di Yayoi Kusama (da cui l’allestimento prende il nome) o un lavoro di Damien Hirst, un nuovo capitolo nella storia delle decorazioni ispirate alla forma perfetta.